CREAZIONE PDP

Novità da settembre 2021 

PRESA IN CARICO COMPLETA DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO


La nostra associazione offre una presa in carico completa per lo sviluppo, la creazione e l'implementazione di un Pdp personalizzato.

Il servizio offre la possibiltà di realizzare, a livello scolastico, strumenti di supporto creati ad hoc per lo studente. Ogni Pdp deve, infatti, sia tenere conto del particolare profilo cognitivo dello studente, con punti di forza e di debolezza del tutto personali, sia del contesto scolastico nel quale è inserito. E' fondamentale rilevare le personali necessità dello studente e non imporre strumenti standard, senza considerare le differenti caratteristiche che ogni studente plusdotato possiede. La collaborazione costruttiva con i docenti, per l'ottimizzazione del patto educativo famiglia-scuola, permetterà che gli interventi mirati non restino soltanto "sulla carta" ma, siano effettivamente implementati per il benessere dello studente.

Il servizio, ad un costo complessivo di 350 €, verrà realizzato attraverso:

- un incontro online con la famiglia;

- un incontro online con i docenti dello studente e la sua famiglia;

- lo sviluppo degli strumenti personalizzati che verranno offerti alla scuola, per essere inseriti nel Pdp, realizzando una personalizzazione effettiva;

- la nostra disponibilità, nei confronti dei docenti, per tutto il corso dell'anno scolastico.

Considerazioni sulla nota ministeriale n.562 del 3 aprile 2019 sui BES della plusdotazione

Ci teniamo innanzitutto a precisare che, la nota ministeriale n. 562 del 3 aprile 2019, che raccomanda di includere i gifted tra i BES, è un primo passo riguardante gli interventi per la plusdotazione, che però non soddisfa, come sarebbe invece necessario, le esigenze degli studenti apc. E', infatti, una prima indicazione del Miur che porta l'attenzione sulla plusdotazione, che certamente ha migliorato la situazione, ma, in considerazione della quale, siamo impegnati a formulare una proposta di legge ben più articolata ed utile, sia agli studenti gifted, che agli insegnanti. 

Includere l'alto potenziale cognitivo tra i BES, come definizione è corretto, perché trattasi anche per loro di bisogni educativi speciali, nella pratica, purtroppo, abbiamo visto non essere funzionale includerli in aggiunta ad un gruppo che riguarda criticità scolastiche, dovute principalmente a disturbi dell'apprendimento ed a svantaggi, sia perché trattasi di caratteristiche completamente differenti, sia perché limitare gli interventi ad una serie di misure compensative e dispensative, non è ciò di cui uno studente gifted necessita. 

La plusdotazione richiede interventi di potenziamento, arricchimento, approfondimento, differenziazione, accelerazione, flessibilità didattica e compattazione, accanto ad eventuali necessità relative ai punti di debolezza, che non possono trovare spazio in un Pdp, che le scuole sono abituate a redigere per altre condizioni. Nonostante queste constatazioni, procedendo e beneficiando della raccomandazione formulata dal Miur, sull'attivazione di Pdp per gli studenti plusdotati, cerchiamo di ottimizzare ciò che come inizio abbiamo dal Miur ottenuto, collaborando con gli insegnanti affinché non si cada nell'errore di redigere Pdp del tutto inutili, molti dei quali presi dal web, formulati come lunghi elenchi di caratteristiche e misure sulle quali mettere crocette.

Personalizzare significa adattare l'intervento alle peculiarità dei bambini pertanto non potrà, e neppure dovrà, mai esistere un Pdp standardizzato per l'alunno gifted. Ogni profilo cognitivo di plusdotazione ha caratteristiche notevolmente diverse, sia per punti di forza, che per eventuali criticità, i gifted sono tutti molto diversi tra loro, e diversi, dovranno essere gli interventi da attuare.






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Cosa sono i BES?

Il termine BES "Bisogni Educativi Speciali" è entrato nel linguaggio di uso quotidiano, soprattutto dopo la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012.

Con la direttiva sui BES, anche gli alunni senza certificazione, ma con difficoltà dovute a svantaggio sociale, culturale o linguistico, e su raccomandazione del Miur ora anche i plusdotati, possono beneficiare di interventi mirati e personalizzati, formalizzati ufficialmente nel PDP.

Cos'è il PDP?

I docenti possono adottare un percorso individualizzato mirato alle esigenze personali degli alunni con bisogni educativi speciali, grazie alla stesura di un PDP (Piano Didattico Personalizzato).

La circolare del MIUR n. 8/2013 evidenzia la possibilità di estendere a tutti gli studenti che presentano delle difficoltà il diritto a personalizzare l'apprendimento e il Consiglio di Classe indica in quali casi sia necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica, precisando eventualmente le misure compensative o dispensative che intenderanno utilizzare.

Molto importante è la presa in carico degli alunni con BES, infatti l'intervento deve essere realizzato in stretta collaborazione tra scuola, famiglia ed eventuali esperti.

È bene sapere che per poter avviare un percorso di individualizzazione e personalizzazione quest'ultimo deve essere necessariamente deliberato dal Consiglio di classe, solo allora si potrà procedere alla stesura di un PDP firmato dal dirigente scolastico, dai docenti e dalla famiglia.

Cosa cambia se il nostro alunno ha o meno una certificazione?

Qualora la stesura di un PDP sia rivolta ad un alunno che non abbia una certificazione, il Consiglio di Classe deve fornire valide motivazioni della necessità di una personalizzazione dell'apprendimento.

Il PDP viene invece redatto, nel caso di alunni che abbiano una certificazione (ad esempio i DSA) e qualora si riscontrino carenze riconducibili al disturbo che inficiano il corretto apprendimento.

Quando il PDP è obbligatorio e quando no?

Si precisa che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi, che però non hanno diritto alla certificazione di Disabilità (o di DSA), il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione, come evidenziato nel Piano Didattico Personalizzato, pag. 2 Nota Ministeriale MIUR del 22/11/2013, n°2363.

Discorso diverso dobbiamo farlo per gli alunni stranieri e per i NAI (neoarrivati in Italia), infatti la circolare esplicita chiaramente che tali studenti necessitano di interventi mirati a potenziare l'apprendimento della lingua italiana e quindi il PDP va redatto solo in casi particolari.

È opportuno ricordare, che anche in assenza di tali piani di lavoro mirati ai diversi Bisogni Educativi Speciali è sempre possibile attivare percorsi di individualizzazione e personalizzazione, in virtù di quanto disposto dal DPR n. 275/99 e della L. n. 53/03.

La normativa per personalizzare il PDP

Le modalità di personalizzazione dei PDP per tali situazioni si trovano nella CM n. 8/13. Ulteriori indicazioni in merito alle modalità di intervento vengono poi fornite nella nota n. 2563/13.

Infine, anche in assenza di tali piani di lavoro relativi ai diversi Bisogni Educativi Speciali, ricorda il sito Disabili.com, è sempre possibile attivare percorsi di individualizzazione e personalizzazione, in virtù di quanto disposto dal DPR n. 275/99 e della L. n. 53/03.

Concludendo

Il Consiglio di Classe è obbligato a redigere un PDP quando è presente una certificazione medica che impedisce o rende difficoltoso l'apprendimento (come ad esempio una diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento), mentre negli altri casi vige la discrezionalità del Consiglio di classe solo se si evidenziano necessità di avviare percorsi individualizzati e personalizzati, redatti nel PDP con validità annuale.