Sensibilizzazione

Un servizio per i nostri soci


Il servizio della nostra Associazione è rivolto alle famiglie che necessitano della sensibilizzazione degli insegnanti sul tema della plusdotazione. Molte famiglie sono già in possesso di una diagnosi ma incontrano difficoltà con gli insegnanti nella presentazione di questa caratteristica del proprio figlio, sia perché magari si sono affacciati da poco a questo mondo e non sanno adeguatamente spiegare questa neurodiversità, sia perché spesso un genitore non viene considerato dagli insegnanti come la migliore fonte d'informazioni. Purtroppo il rischio è di apparire presuntuosi genitori che vogliono affermare la superiorità intellettiva del proprio figlio e di fronte ad insegnanti che affermano " tutti i bambini sono intelligenti" non si sa come proseguire.

Gli specialisti da noi scelti sono disponibili ad un servizio extra, di confronto con la scuola.   Il confronto verte principalmente sulle specifiche del profilo cognitivo del bambino.

Il servizio della nostra Associazione invece,  affronta una generale sensibilizzazione sugli aspetti della plusdotazione e sulla differenziazione didattica in supporto all'alunno attraverso scambi di e-mail con le scuole.

La famiglia potrà contare sul nostro aiuto informando gli insegnanti attraverso una mail che la Presidente dell'Associazione è disponibile a presentare loro l'alto potenziale cognitivo tramite incontro in videoconferenza o telefonicamente, a rispondere a tutte le loro domande ed a suggerire, su richiesta, alcune essenziali strategie didattiche sia di stimolo e potenziamento sia in supporto ad eventuali criticità

Se la scuola avrà interesse ad approfondire la tematica, attraverso un percorso di formazione seguito da un professionista, offriremo loro tutte le informazioni necessarie per implementarlo all'interno dell'istituto scolastico.

Salto anno scolastico

In molti casi il salto di un anno scolastico, con accesso ad una classe superiore, può rivelarsi una strategia utile per:

  • Offrire adeguati stimoli
  • Sopperire alla noia scolastica
  • Permettere allo studente di relazionarsi con una fascia d'età più adeguata alle sue capacità intellettive
  • Migliorare l'autostima

È soprattutto su quest'ultimo punto, ossia l'autostima, che il salto anno si rivela un intervento benefico ed indipendentemente da particolari talenti o dal rendimento scolastico.

Sappiamo come questi studenti, incontrando difficoltà con una metodologia scolastica non concepita per la loro atipicità, mettano in dubbio le proprie capacità, come il non riuscire a fare le cose come gli altri possa per loro essere motivo di frustrazione e senso di sconfitta, come le relazioni con i coetanei possano incontrare criticità e come non sentendo riconosciuta né la loro differenza né le loro capacità possano facilmente arrivare ad avere grossi problemi di autostima.

Riconoscere loro potenzialità, attraverso il passaggio in una classe superiore, è aiutare in modo significativo la costruzione di una serena identità, è offrire loro la possibilità di dimostrare che, anche a modo loro, possono farcela a rendere manifeste le loro capacità dimostrando di essere in grado di apprendere in pochi mesi l'intero programma di un anno.

Il salto può essere previsto durante un qualsiasi anno del loro percorso scolastico ma, soprattutto se molto precoce, va approfonditamente valutata la loro maturità emotiva perché è chiaro che se un salto nel ciclo secondario non comporta grosse differenze in sviluppo emotivo ed autonomia, nei primissimi anni del ciclo primario questa differenza possa essere maggiormente evidente.

Secondo uno studio del 2013 effettuato a Ginevra il salto si è rivelato proficuo nell' 80% dei casi ed i risultati negli esami sono stati pari o superiori a quelli dei compagni.

Il salto chiaramente non può, né deve essere, l'unico intervento per lo studente bensì solo una strategia all'interno di un più ampio programma di flessibilità didattica, approfondimento, accelerazione, differenziazione e potenziamento.

La nostra Associazione s'impegna a supportare le famiglie nell'attivazione di questa strategia rendendosi disponibile sia a valutarne l'opportunità, sia a confrontarsi, tramite mail, con il corpo docenti spiegandone l'utilità e consigliando loro la migliore modalità di attuazione.