Altre eccezionalità

IL CAMALEONTISMO DELLE MULTIPLE ATIPICITA' di Sonia Enrica Sossi presidente Associazione IAG

Il camaleonte, che si mimetizza nell'ambiente circostante, ben rappresenta sia come possa la plusdotazione mimetizzare altre atipicità sia, nella mescolanza dei molteplici colori che può assumere, come possano, in una persona , ritrovarsi più eccezionalità insieme. 

Ci riferiamo a quei gifted che, oltre alla plustodazione, hanno altre condizioni associate, mascherate e compensate dalla loro giftedness e che vengono anche definiti, in base a quante eccezionalità hanno, 2E (doppiamente eccezionali), 3E e così via.

Sappiamo quanto sia difficile rilevare altre eccezionalità associate alla plusdotazione, perché queste, quando si manifestano, lo fanno con caratteristiche uniche. I professionisti esperti in plusdotazione, che abbiano competenze anche in altre eccezionalità, in Italia sono pochissimi, come pochissimi esperti sanno individuare all'interno del profilo cognitivo, indizi per ipotizzare possa esserci altro oltre alla plusdotazione e, pertanto, in grado di diagnosticarle o indirizzare correttamente verso uno specialista competente.

Sappiamo però anche quanto sia importante, nel caso ve ne siano, che tutte le caratteristiche associate, vengano identificate e riconosciute. Un bambino plusdotato, in cui, per esempio, la dislessia oppure la discalculia, appaiono spesso meno evidenti rispetto ad un normotipico, perché, con le sue capacità, può trovare strategie e sembrare meno in difficoltà, sta investendo una grande energia sottratta per compensare, energia certamente a discapito della sua attenzione sul contesto globale in cui si deve impegnare, perché intento a superare quel gap. Riconoscere, ad esempio, un dsa, fornendo gli strumenti idonei a facilitare quella sua difficoltà, tradotta in fatica, significa metterlo nella condizione di procedere su un percorso meno ingombro di ostacoli. Lo stesso naturalmente vale per tutte le altre atipicità che possono essere presenti in un gifted.  

Percentuali di gifted con altre atipicità associate: sia per la complessità di queste diagnosi di multiple eccezionalità, sia perché nel mondo la maggior parte dei gifted restano sconosciuti, ossia mai valutati, avanzare percentuali è assai difficile. Sono state fatte ricerche ma hanno dato risultati in percentuali molto diverse tra loro.

Proprio perché crediamo nell'importanza di riconoscere ogni aspetto nel suo complesso, per  fornire a ciascuno tutti gli strumenti di cui necessita, gli specialisti in plusdotazione da noi selezionati, hanno tutti quanti competenze anche per le diagnosi di altre eccezionalità o la capacità di formulare le giuste ipotesi, sia attraverso l'analisi del profilo cognitivo, sia attraverso l'osservazione ed attenzione verso le informazioni fornite dai genitori, per indirizzare, casomai in seguito, la famiglia verso un collega specialista.

GIFTED ED ALTRE ECCEZIONALITA' di Sonia Enrica Sossi presidente Associazione IAG

▪Perché tanti gifted, leggiamo avere altro associato?
Dovremmo focalizzarci su ciò che ci dicono gli studi e le ricerche, non sulle impressioni che riceviamo negli articoli di riviste non specializzate o nei gruppi facebook che parlano di plusdotazione.
La scienza ci dice infatti che:
- si è gifted con un qi/iag pari o superiore a 130
- alcuni gifted hanno altre atipicita' e, senza entrare nella suddivisione delle eccezionalità connesse, elencate in percentuali, discordanti tra di loro, rimaniamo vagamente su "ALCUNI".

▪Quando e come si arriva ad una valutazione?
Ci si arriva principalmente per due motivi:
- s'intravedono precocità e si è sentito parlare di plusdotazione;
- ci si ritrova in mezzo ad inspiegabili difficoltà.
Poiché la plusdotazione in Italia è poco conosciuta, spesso sono proprio alcune criticità ad indurci a cercare spiegazioni e/o ad inaspettatamente rivelarla.
Questo fa sì che i valutati in numero maggiore, siano coloro che hanno incontrato ostacoli nel loro percorso scolastico e/o di vita, ed è per questo che ci sembra che ci siano tanti 2E o 3E ecc. A questa considerazione, si aggiunge il fatto che a volte la plusdotazione emerge proprio all'interno di un percorso diagnostico attivato per la ricerca di altre neurodiversità, diagnosi che comportano spesso anche la valutazione del profilo cognitivo.
In Italia e più in generale nel mondo, ci sono tantissimi gifted che vivono serenamente la loro diversità, molti dei quali inconsapevoli di essere gifted.

▪Perché essere gifted dovrebbe cusare tante difficoltà?
Non dovrebbe, o almeno andrebbero relativizzati prima di definirli "problemi".
Un gifted è un neurodiverso, ossia funziona diversamente dalla maggior parte della popolazione, appartenere al 2% di essa, può innescare criticità nell'adattamento al gruppo di persone che pensa diversamente e sente meno IntensaMente di loro.
Il pensiero dei gifted è arborescente, questa caratteristica, che li contraddistingue, mal si adatta ad un sistema scolastico in cui apprendimenti e metodologia sono basati sulla sequenzialità. E' chiaro, a questo punto, che il gifted dovrà sforzarsi, con difficoltà estrema, aderendo ad uno stile, anche cognitivo, che non gli appartiene. Ci sono poi la noia, la grande emotività, l'ipersensibilità, il perfezionismo, il profondo senso di giustizia e tante caratteristiche che insieme li rendono, sostanzialmente e qualitativamente, diversi rispetto alla norma e quindi nella condizione di non identificarsi nei coetanei e di sentirsi spesso incompresi anche degli adulti. 

▪Quando invece definirli veri e propri problemi?
Quando malgrado ogni sforzo l'adattamento, l'adattamento non viene raggiunto.
Cambi scuola non risolutivi, l'homeschooling come unica alternativa, l'isolamento o gli insuccessi sociali, malgrado il desiderio d'instaurare amicizie. Contenimento emotivo che da montagne russe diventa un deragliamento continuo. Rendimento scolastico basso e/o problematico. 
Le ragioni ed i segnali possono essere tanti ma, se sono troppi, ed il bambino e/o ragazzo non riesce a trovare una sua serenità, un appagamento sociale, ed una sua dimensione di armonia con il mondo, forse c'è altro oltre alla plusdotazione, e quell'altro può avere il nome di una neurodiversita', di un disagio psicologico o essere anche caratteriale. In tutti i casi giustificare i problemi con la plusdotazione non è corretto, è necessario, per riportare equilibrio e benessere, indagare a
ttraverso gli specialisti.

Riassunto sintetico dalla letteratura. Un punto della situazione. Cosa ci dicono le ricerche più recenti di Giovanni Galli psicologo, psicopedagogista

  1. Più il QI è alto, maggiore è l'eterogeneità fra i vari indici.
  2. Due grandi gruppi possono essere ipotizzati:
    • Quello caratterizzato da un'evoluzione armoniosa e sincrona di tutte le are dello sviluppo (Area intellettuale, Sviluppo socio emotivo, sviluppo psicomotorio),
    • Quello caratterizzato da un'evoluzione eterocrona nelle varie aree di sviluppo, abbiamo quindi diversi profili in euro diversi ADHA, DSA, Asperger.
    • Questi due gruppi possono essere evidenziati con una valutazione completa, non limitata al solo QI.
  3. L'eterogeneità del QI tende ad essere la norma e non l'eccezione nella popolazione APC (Orsini). Cut off 2ds, ≥ 130 QI.
  4. Con 130 punti QI la grande maggioranza dei soggetti presentano una grande eterogeneità, l'interpretazione del QI totale non è possibile.
  5. Alcuni sotto test sono più rilevanti nella valutazione del talento. La conoscenza dei fattori caricati dai sotto test migliora la capacità dell'esaminatore nell'individuazione dei punti di forza specifici e diagnosticare debolezze sottili.
  6. Nei soggetti APC, il valore più alto nella WISC risulta essere l'indice ICV, quello più basso IVE. La sotto prova meno bene riuscita è il "cifrario".
  7. Nella prova WISC, approssimativamente il 70% presenta un profilo ICV>IRP>IML>IVE. (i miei dati ricalcano questa tendenza, cfr. Galli G., Differenze Inter individuali E differenze Inter individuale alla prova WISC-IV di 30 Giovani Gifted.)
  8. È costante lo IAG>ICC, che denota la discrepanza tra potenziale intellettivo e valori strumentali.
  9. Nei soggetti APC, lo IAG risulta essere il valore superiore. Lo IAG risulta essere il migliore indice del potenziale.
  10. I valori IAG sono maggiormente stabili, i valori ICC presentano molta più variabilità.
  11. Secondo il modello CHC avremo una prevalenza dei valori "intelligenza fluida" rispetto quelli "intelligenza cristallizzata" e "memoria a breve termine".
  12. Più il profilo è disarmonico, maggiore è la probabilità di un disturbo neuropsicologico, o di una neuro diversità (maggiore è la disarmonia, maggiore è la frequenza di 2E). Un profilo eterogeneo è un indicatore di possibili disturbi.
  13. Delle discrepanze significative al QI riflettono modelli di sviluppo eterogenei, associati a un rischio aumentato di problemi comportamentali ed emotivi.
  14. I problemi comportamentali ed emotivi possono essere frutto delle dis-sincronie interne (ritmi di sviluppo differenziati) e, o delle dis-sincronie esterne (distanza tra necessità più bisogni di crescita e offerta ambientale).
  15. Difficoltà adattative possono manifestarsi anche in bimbi APC con il profilo omogeneo.
  16. Nella prova WISC, quando abbiamo valore significativamente superiori IRP>ICV, possiamo attenderci difficoltà espressive e/o sociali.
  17. La discrepanza che appare sui valori strumentali (ICC), deve essere indagata con altri strumenti neuropsicologici. Il solo WISC non è sufficiente per determinare in maniera precisa la natura e l'entità delle competenze strumentali.
  18. Sul piano della maturità neuro-senso motoria (Vaivre Douret) si segnalano vari sviluppi precoci nell'acquisizione di abilità motorie, nella scomparsa precoce di riflessi primitivi, alle scale di Brunet-Lezine.
  19. Importante non è considerare solamente gli aspetti statistici, ma clinici. Vedasi l'analisi delle differenze.
  20. Liratni M., Pry R. (2012), indicano un 87% di QI non interpretabile (con soglia 23 punti) nella popolazione APC.
  21. Silverman suggerisce che, quando la discrepanza tra ICV e IRP supera i 22 punti (1,5 deviazioni standard IAG NON interpretabile) sia l'ICV sia l'IRP sono entrambi indipendentemente appropriati per la selezione di programmi per gifted.
  22. Orsini e Pezzuti (2016), indicano che la soglia della non iterpretabilutà del QI da considerare è statisticamente di 40 punti. Ciononostante sta al clinico ponderare quale percentuale di rarità di un profilo vuole scegliere per definire tale soglia (maggiore è la percentuale e minore è la soglia).
  23. L'allargamento della soglia della definizione APC (da ≥130 a ≥ 120), comporta una modifica sostanziale delle caratteristiche descrittive "tipiche", o solite del gruppo di riferimento. Con ≥ 130 abbiamo il 2,28% della popolazione, con ≥ 120 abbiamo il 9% della popolazione. Con ≥ 115 abbiamo il 15%. L'abbassamento statistico (numerico) della soglia comporta una maggiore presenza di profili omogenei, un aumento del fattore g, come pure la presenza significativamente minore di problematiche connesse.

Notasi: la soglia di riferimento per la definizione APC è allineata alla definizione 2DS (QI ≥ 130).

APC e ADHD

  1. I sintomi simili sono:
    • disattenzione (errori di disattenzione, cattivo ascolto, distraibilità)
    • iper attività impulsività
  2. Misdiagnosi, troppi APC non rilevati ma diagnosticati ADHD; APC rilevati ma non diagnosticati ADHD.

APC e DSA

  1. I bambini APC con dislessia possono mascherare i problemi di alfabetizzazione, come mascherare il ruolo dei possibili meccanismi di compensazione.
  2. I risultati indicano che la fonologia è un fattore di rischio per i bambini APC dislessici; questi compensano con le competenze lessicali, vocabolario, cadono invece nella RAN (denominazione automatizzata rapida).
  3. Portare attenzione a IVE e IML.

APC e Asperger

  1. La diagnosi APC + ASPERGER può essere indicata (sarà indicata) quando vi sono difficoltà socio adattative. Per esempio la diagnosi Asperger può indicare valori inferiori nelle sotto scale "socializzazione", "comunicazione", "abilità quotidiane" nella prova Vineland.
  2. Tratti d'ansia presso i due gruppi sono rivelati alla CBCL, RCMAS.
  3. Si segnala un'elaborazione sensoriale atipica, con mancanza di reattività (ipo sensibilità) o iper reattività (iperestesia). Queste elaborazioni non dipendono dal livello QI.
  4. Le reazioni emotive esplosive sono un segno clinico Asperger.

APC e altre condizioni associate.

  1. Vari sono i disturbi associabili. La letteratura scientifica a questo proposito non è unanime. Un filone associa disturbi, un altro no.
  2. In genere, vengono date indicazioni relative a una maggiore frequenza statistica (gruppo APC > gruppo testimone):
    • Depressione
    • Autostima
    • Ansietà
  3. Una significativa discrepanza del QI riflette un modello di sviluppo eterogeneo, associabile ad un aumentato rischio di problemi comportamentali ed emotivi.
  4. Alla luce dei dati contradditori, il pericolo patologico può/deve essere considerato, ma moderatamente, e comunque verificato con gli strumenti del caso, se necessario.
  5. 5) Vengono pure descritte altre sindromi:
    • Pass
    • Pigmalione
    • Sotto rendimento
    • Inibizione intellettuale
    • Impostore
  6. Le ricerche in merito sono prevalentemente USA. Differenze culturali?
  7. Le ricerche soffrono di un difetto statistico. Non possono che riferirsi agli APC dichiarati, cioè in genere quelli che si sono rivolti a un servizio.

Reazioni internalizzanti o esternalizzanti?
Il deficit di autostima può portare a reazioni su vari registri:

  • sul registro personale: con una autosvalutazione ed inibizione, con tristezza, somatizzazione, depressioni;
  • sul registro operativo: con deficit di iniziativa, di decisione, di motivazione, con scoraggiamento ed inibizione dell'azione;
  • sul registro relazionale: con aggressività e violenza, o con influenzabilità, marginalizzazione, vittimismo.

A modo di momentanea sintesi:

L'alto potenziale cognitivo, o alto potenziale intellettuale, è un profilo cognitivo che attraversa tutto l'asse norma-patologia.
L'APC raggruppa differenti profili, spesso disarmonici.
L'APC non è una malattia, non è un sintomo, non è un disturbo. L'APC è spesso accompagnato da altre condizioni.
Queste condizioni trattano di difficoltà dell'ordine:

  • ADHD (attenzione e concentrazione, con o senza comportamento dirompente),
  • DSA (aspetti strumentali),
  • Asperger (sociale, comunicativo, ipersensibilità)
  • ansia-autostima.

Il rapporto con il sapere implica la possibilità di utilizzare le loro qualità a profitto o a discapito delle loro relazioni; le loro conoscenze, le particolarità del loro linguaggio, le discrepanze di sviluppo, la rapidità, l'intuizione del pensiero, l'ipersensibilità, eccetera, rendono difficile la relazione con i pari, spingendo il giovane APC a rivolgersi agli adulti e/o a distanziarsi dalle relazioni.

Discrepanza ed analisi degli errori nei bambini 2E di David Wolfang Vagni, neuropsicologo e fisico

Sappiamo che la discrepanza elevata nel profilo cognitivo può indirizzare verso una doppia diagnosi.

Un aspetto meno esplorato, è la discrepanza all'interno di uno stesso indice o di una stessa area.

Un pattern caratteristico di molti 2E, è la presenza di buone o ottime abilità di "alto livello" (più legate al ragionamento fluido), unite a basse o comunque discrepanti abilità nelle funzioni di basso livello. Per questo motivo è importante non solo confrontare i diversi subtest, ma anche le tipologie di errore commesse nei singoli test. Non è strano che un bambino 2E sbagli gli item "più facili" per poi riuscire agevolmente nelle parti più difficili.

Esempi:

- avere difficoltà a fare conti o a ricordare fatti matematici unitamente a ottime capacità di astrazione matematica.

- Avere difficoltà nella lettura di non parole o nell'acquisizione della lettura unitamente a ottime capacità di comprensione del testo

- Capacità mnemoniche che aumento all'aumentare della complessità semantica della stringa da ricordare (es. memoria per concetti > memoria per frasi > memoria per fatti (al di fuori di interessi specifici) > span di memoria)

- Ragionamento morale elevato in presenza di difficoltà nella comprensione del contesto emotivo o della lettura delle espressioni facciali

- avere difficoltà nelle prassie quotidiane (es. vestirsi, andare in bici, grafia, etc.) in presenza di buone abilità in settori o abilità motorie più complesse (disegno, alcuni sport, etc.)

Alcuni test o l'unione di più test permettono di separare abilità di basso e alto "livello", il confronto può aiutare a scovare un 2E invece di pensare ad un bambino "nella norma".

Questo è particolarmente importante nei bambini all'inizio del percorso scolastico, dove la maggioranza degli insegnamenti si concentra proprio sulle abilità di basso livello (leggere, scrivere, far di conto, prassie quotidiane, gioco/socializzazione istintiva) e molti bambini 2E possono uscirne fuori mediocri in quanto non gli viene data la possibilità di esercitare il loro vero potenziale.

Ricordo che queste "abilità di basso livello" vanno comunque sviluppate al fine di crescere persone più "armoniche", ma contemporaneamente va consentito e valorizzato il talento di questi bambini al fine di svilupparne l'autostima e non perdere per strada persone le cui difficoltà potranno spesso essere in seguito facilmente compensate attraverso ausili opportuni.

L'eredità del ghepardo di David Wolfang Vagni, neuropsicologo e fisico

In Italia si sa poco dell'autismo, quasi nulla dell´Asperger e l'idea di giftedness, alto potenziale cognitivo, è passata ogni tanto di lato al bel paese senza mai inciderlo veramente, fenomeno che risulta evidente dalla scarsa risonanza mediatica data all'argomento.  Quindi perché parlarne? Rischiando di essere messo alla berlina? Perché come dice Benigni: Se uno non corre qualche rischio per un´idea o non vale niente l´idea o non vali niente tu.

E quindi mi sono detto: "se non ora quando?". I tempi sono maturi? Probabilmente no. Ebbene, facciamoli maturare, se non ne parliamo ora non lo faremo mai più.

Cosa significa essere 2E?

Gli studenti 2E, sono studenti ad alto potenziale cognitivo (in genere si considera 120-130+ di QI) o con talenti particolari che consistentemente dimostrano a casa, a scuola, o attraverso i test, molte delle seguenti caratteristiche:

  • Abilità visuali-spaziali molto sviluppate (arte, fotografia, video)
  • Abilità verbali (teatro, leadership, poesia, scrittura)
  • Creatività o talento musicale molto sviluppati
  • Abilità meccaniche-fisiche intuitive (spesso con i computer)
  • Sensibilità sensoriale e/o emotiva
  • Curiosità
  • Perfezionismo
  • Lettura precoce e/o veloce
  • Forte intensità verso interessi particolari ma con profondità ed ampiezza
  • Senso dell´umorismo particolare ma sviluppato
  • Forti capacità di memoria

In aggiunta a queste caratteristiche ce ne sono altre che confermano che le persone 2e possiedano anche differenze uniche nell'apprendimento e nel comportamento.

Queste differenze in genere si presentano nelle seguenti aree:

  • Autostima (spesso troppo bassa o troppo alta)
  • Arte del linguaggio (fonetica, pronuncia, scrittura, pragmatica)
  • Calcolo e memorizzazione
  • Disattenzione
  • Disorganizzazione
  • Abilità motorie
  • Socializzazione

Per uno studente due volte eccezionale, c´è una definitiva discrepanza tra l´attuale potenziale e il suo rendimento scolastico o comportamento. Gli studenti gifted che presentano chiare evidenze di differenze nell'apprendimento, a volte clinicamente definite disabilità, sono studenti con dislessia, Deficit d´attenzione, ADHD, Asperger (o spettro autistico), disgrafia ed altri stili di apprendimento particolari.

Poiché l´alto potenziale spesso maschera la disabilità e la disabilità spesso maschera l´alto potenziale questi bambini sono spesso considerati svogliati, non motivati, "furbi", oppositivi e nei peggiori dei casi semplicemente incapaci.

Avere queste differenze nell'apprendimento può essere particolarmente frustrante per un bambino circondato da persone che non sono a conoscenza dei metodi più efficaci per insegnargli. E´ essenziale aiutare ogni studente ad imparare dai propri punti di forza per fornirgli un uguale accesso all'istruzione e alla vita.

Strategie effettive sono basate sulla flessibilità scolastica, consapevolezza e apprezzamento dei punti di forza dello studente e rispetto per le sue differenze. Una volta che suddette strategie sono in atto a scuola o a casa, si riduce tantissimo la possibilità che una differenza diventi una disabilità.

Infatti lo stile unico di apprendimento di una persona può diventare la chiave per il successo nella futura vita adulta.

L´Asperger in pillole

L´asperger è primariamente un problema di interazione sociale. I bambini AS letteralmente non sanno come condividere una conversazione, essere "educati", studiare le convenzioni sociali e farsi amici.

Le caratteristiche sono:

  • Funzionamento sociale: incapacità nel farsi amici, mostrare empatia, leggere ed usare la comunicazione e gli indizi non-verbali (contatto oculare, postura, gesti, espressioni, contesto)
  • Interessi ristretti o comportamenti stereotipati: una singola ed assorbente area di interesse, ripetizioni compulsive, domande incessanti, agitazione motoria, sensibilità sensoriale.
  • normale sviluppo del linguaggio: lo sviluppo e l´uso del vocabolario è normale, almeno dopo l´infanzia, ma ci possono essere problemi nell'uso sociale. L'iperlessia può essere presente, specialmente nell'area di interesse.
  • intelligenza normale o superiore: le misure standardizzate dell´intelligenza possono essere ovunque dalla norma fino alle elevatissime potenzialità.

I primi due punti descrivono il "problema", i secondo due chiariscono che l´AS ha uno sviluppo intellettivo e del linguaggio "normale" o superiore alla media.

Un sempre maggiore fraintendimento dei criteri, soprattutto da parte dei media, fa pensare che gli AS siano tutti geni. Non è vero che tutti gli AS sono geni e neanche che sono tutti gifted; ma è vero, che i bambini gifted sono inclusi nello spettro di abilità in cui è possibile una diagnosi di AS.

Come cambiano le caratteristiche dello spettro autistico?

...Il preside guarda al di là della scrivania con aria sorpresa, la relazione su Giovanni, 11 anni, aperta davanti a lui. L´insegnante di matematica proclama che questo bambino è un genio! Comprende idee che gli altri dovranno aspettare anni per capire... è evidente che abbia problemi con gli altri bambini.

In tutta Italia, in tutto il mondo, questa scena si ripete. E sempre più spesso. Cosa significa essere gifted ed Asperger? E´ una questione che gli educatori ed i professionisti devono imparare a rispondere, per imparare a sviluppare programmi didattici, educativi e di supporto per i bambini gifted, i bambini Asperger, e quelli che sono entrambe le cose.

I genitori sono soliti descrivere il comportamento di questi bambini come altamente frustrante. A tratti troppo maturo per la loro età, altre volte immaturo. Oscillanti tra l´inettitudine sociale ed un´estrema intelligenza, mostrano spesso comportamenti oppositivi, scoppi di ira e tendenze umorali che vanno dalla depressione a quella che può sembrare megalomania. Molti bambini sembrano disinteressarsi al mondo sociali, altri soffrono e faticano per integrarsi.

Sia i bambini gifted che AS hanno caratteristiche comportamentali e neurologiche divergenti rispetto alla norma, mettere le due insieme, da spesso risultati inattesi.

Le due cose non sempre vanno insieme. A volte le caratteristiche dell´AS prendono il sopravvento e i bambini possono avere comportamenti pericolosi o inacettati socialmente che provocano il senso del ridicolo o rancore nei compagni, in parte perché mancano della capacità di prospettiva per vedere le loro azioni come inappropriate.

Altre volte le caratteristiche della giftedness prendono il sopravvento, la capacità di astrazione, la curiosità e l´empatia morale possono aiutare a sorpassare molte difficoltà.

Le caratteristiche e le interazioni tra le due cose possono variare molto da persona a persona, da bambino a bambino, ma alcune sono più frequenti e le riportiamo nella tabella seguente.

Abilità speciali

Diversi studi dimostrano che circa il 10% della popolazione dello spettro autistico presenta abilità savant o splinter skill (i due nomi sono circa equivalenti). La percentuale sale a circa il 25% nella popolazione 2e, anche se a volte le abilità sono troppo "generiche" per venire considerate savant o semplicemente imputate all'alto livello intellettivo. Non tutte le persone con abilità speciali sono autistiche del resto. In generale è stato visto che il need for sameness diminuisce all'aumentare del livello cognitivo ma aumenta all'aumentare delle abilità speciali (che a loro volta aumentano all'aumentare dell´intelligenza). La relazione tra i 3 fattori è quindi complessa e presenta un´intreccio delicato e particolare di competenze. Per una review e referenze (Happé, 2009).

Le abilità più comuni sono:

  • memoria fotografica (eidetica)
  • memoria (targhe, numeri, elenchi, etc..)
  • iperlessia (lettura precoce prima dei 4 anni)
  • disegno realistico
  • abilità musicali
  • abilità meccaniche
  • rotazioni/visualizzazione spaziale 3D
  • operazioni matematiche
  • codifica/decodifica codici
  • performance atletiche (molti bambini sono "artisti della fuga")
  • sensibilità sensoriale
    • orecchio assoluto
    • dettagli - notare asimmetrie
    • olfatto, tatto, gusto ipersviluppati..

Come vengono individuati?

A volte le caratteristiche dello spettro sono evidenti, altre volte sono mascherate, altre volte ancora l´interazione tra giftedness e autismo è tanto forte che non si capisce dove inizi una e finisca l´altro. In genere è richiesto un professionista esperto nel campo (non ne esistono in Italia specializzati nella 2E che io sappia).

Le maggiori evidenze sono:

  • Discordanza maggiore di una deviazione standard tra le diverse sotto-voci del QI (ad esempio intelligenza di performance PIQ e verbale VIQ).
  • Discordanza maggiore di due deviazioni standard tra l´età mentale cognitiva (IQ) e lo sviluppo generale adattativo e sociale.
  • Basso rendimento scolastico in presenza di un alto QI
  • Presenza di abilità speciali o picchi molto accentuati con zone di deficit (anche relativo) nei test del QI o nel rendimento accademico maggiori a 2 deviazioni standard o deficit assoluti maggiori di 1 deviazione standard.

Qualche numero

  • Il 13% di tutti i bambini ha una qualche etichetta clinica o disturbi dell´apprendimento. Il 5% di tutti i bambini è gifted.
  • Il 20% dei bambini ad alto potenziale (gifted) sono 2e (ovvero hanno una o più condizioni neurologiche clinicamente rilevanti).
  • Il 70% dei bambini profondamente gifted (QI>180) è 2e e presentano caratteristiche dello spettro autistico.
  • Il 12% dei bambini nello spettro autistico è gifted.
  • Il 50% dei bambini altamente gifted (QI>145) senza supporto adeguato non raggiunge i suoi obiettivi naturali e sviluppa depressione già a partire dalla fanciullezza.
  • L´80% dei bambini 2e senza supporto adeguato (che comprenda sia punti di forza che di debolezza) non raggiunge i suoi obiettivi naturali e il 60% sviluppa depressione già a partire dalla fanciullezza.

Conclusioni

L'asincronicità dello sviluppo, ovvero una differenza relativa nella distribuzione delle abilità durante la crescita, è una caratteristica comune a molti bambini gifted. Quando queste differenze però superano una deviazione standard tra i due aspetti principali nei test di intelligenza o due deviazioni standard rispetto all'autonomia, le abilità sociali o in presenza di deficit specifici o comportamenti altamente atipici è importante intervenire. Poiché la giftedness può nascondere i problemi (e viceversa) è importante confrontare questi bambini con i loro "veri" pari.

Questo è particolarmente vero per le bambine, in quanto, così come avviene nello spettro autistico di base, le maggiori competenze sociali, soprattutto con lo sviluppo, tendono a smussare la presentazione dei tratti dell' AS rendendone più difficile l´individuazioni incrementando il rischio di perderle per strada.

L´unico tratto comune di tutte le "storie di successo" è stato un intervento educativo precoce ed individualizzato. Molti ragazzi hanno una persona che lavora accanto a loro a scuola o fuori scuola, altri sono stati fatti studiare a casa, o a casa hanno ricevuto indicazioni ed integrazioni.

Gli operatori devono avere coscienza di questo connubio unico in modo da individuare piani di studio individualizzati, aiuti e collaborazioni centrate sui bisogni ed i desideri del ragazzo.

L´opportunità di un Piano Individualizzato deve e può essere utilizzata non solo per far fronte alle difficoltà ma anche per sviluppare talenti e strategie.

Cosa vedo in questi bambini?

Vedo il potenziale per essere felici ed avere la vita che possono desiderare all'interno della società, quello che qualsiasi genitore vuole vedere nei propri figli. Voglio essere sicuro che i loro problemi non affievoliscano la loro bellezza.

Non voglio più vedere tristezza e paura sui loro volti.

Voglio vedere il loro meraviglioso e particolare senso dell´umorismo riguardo la vita, la loro bontà d´animo, la loro percezione unica del mondo. Voglio vedere la loro voglia di farsi carico delle conseguenze delle proprie azione, non importa quali siano le conseguenze.